Confindustria, Bonomi: “La politica fa più danni del Covid” – Disoccupazione e povertà, ecco l’eredità del Сovid-19. (L. Scordamaglia) – Strategia della paura e paranoia da coronavirus: tutto giustificato?
Il presidente degli industriali punta il dito contro la “politica dei dividenti elettorali” che sottrae risorse a investimenti, sanità, senza creare occupazione. Sono un milione di posti di lavoro a rischio, quando ad agosto si sbloccherà la moratoria sui licenziamenti imposta con Dpcm durante l’emergenza sanitaria. Lo ha ribadito in un’intervista al quotidiano La Repubblica, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Questa politica rischia di fare più danni del Covid-19”, questo il suo commento.
I problemi economici che stanno vivendo molti italiani oggi a causa del Coronavirus potrebbero sfociare però in gravi tensioni sociali. “La politica torni a decidere, i politici prendano atto che la situazione è mutata e che oggi se non si adottano delle misure di apertura, di ritorno alla normalità con un po’di coraggio le conseguenze dell’economia saranno infinitamente più gravi di quelle del virus” ha sottolineato in un’intervista a Sputnik Italia Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia.
– Una gran parte d’Italia porta a casa i soldi esclusivamente se lavora. Le previsioni fatte, anche dal presidente di Confindustria, non sono per niente pessimistiche, sono realistiche. Se si arriverà a perdere un milione di posti lavoro è chiaro che la situazione non sarà semplice.
La strategia della paura ha scatenato la paranoia da coronavirus ma è tutto giustificato?
“avete preso per il culo gli italiani e distrutto l’economia. Li avete confusi, li avete presi per il collo, li avete rovinati e gli avete tolto tutto. Credo sia arrivato il momento di chiedere una commissione di inchiesta su quali siano state le fonti di informazione che hanno portato a distruggere la vita degli italiani, a farli cadere nel panico e nella paura”. (Vittorio Sgarbi)
Che senso ha?
Quale senso ha la limitazione delle libertà individuali sancite dalle costituzioni nazionali, l’interruzione di ogni attività economica che è la sola sopravvivenza delle popolazioni, il terrore trasmesso dalla OMS e dai vari ISS se per guerre, cambiamenti climatici e povertà portano alla morte 5,4 milioni di bambini in tutto il mondo (la metà per malnutrizione). (Save the Children Italia) –
Se le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki hanno fatto 250.000 morti in due giornate. Se la seconda guerra mondiale in sei anni ha mietuto oltre 70 milioni di vittime. Media anno oltre 10.000.000.
SE solo per la guerra del vietnam ci sono state 5 milioni di vittime in 15 anni. Media circa 300.000 anno e se la guerra di Corea, 5 milioni di vittime in tre anni: media per anno oltre 1.500.000.
Che senso hanno milioni di giovani vite sacrificate per libertà e democrazia, economia e benessere, se un “coronavirus qualsiasi” mette in ginocchio il mondo, blocca le libertà costituzionali, fa impazzire i governi, prostra quella “scienza” che così solertemente, puntualmente ed efficacemente arma il mondo con micidiali strumenti di morte?
Che senso ha non aver avuto paura prima e averne ora?
L’influenza asiatica. Registrato per la prima volta nella penisola di Yunan, in Cina, il virus influenzale A (H2N2) di origine aviaria è comparso nel 1957 e in meno di un anno si diffuse in tutto il mondo. un milione di morti in tutto il pianeta. L’Influenza di Hong Kong. Un milione di persone le vittime che causò questo nuovo ceppo di influenza. Il virus dell’Immunodeficienza umana (HIV). Si stima che l’HIV abbia causato circa 25 milioni di morti in tutto il mondo.
Che senso ha allora il contagio dell’aberrazione scatenato dal coronavirus?