Vogliono bloccare i nostri progetti internazionali – Vogliono interferire con la democrazia, gli interessi e la vita pubblica della Russia.
Putin ha sottolineato che è in corso una campagna di informazione mirata contro lo Stato russo con accuse categoriche e infondate su tutta una serie di questioni.
“Anche assurdo, direi che ogni sorta di teorie del complotto aneddotiche vengono utilizzate nel tentativo di mettere in discussione, ad esempio, i nostri risultati nel campo della medicina e la lotta contro il coronavirus di recente”.
Tuttavia, il presidente ha evidenziato che molti dei partner della Russia sono amichevoli nei confronti dei risultati russi in questo settore e sono pronti a cooperare.
“A proposito, accogliamo con favore un simile atteggiamento. Comprendiamo che la risoluzione dei problemi globali può essere raggiunta solo unendo gli sforzi”, ha detto Putin.
Ha anche chiamato assurde e aneddotiche “teorie del complotto” disseminate all’interno della “linea coerente e altamente aggressiva” di alcuni stati miranti a interrompere e rallentare lo sviluppo della Russia.
Putin ha anche affermato che la Federazione Russa è già abituata e pronta a ogni tipo di provocazione.
“Stanno cercando di incatenarci con sanzioni economiche e di altro tipo, di bloccare grandi progetti internazionali a cui, tra l’altro, non solo noi, ma anche i nostri partner sono interessati.
Vogliono intervenire direttamente nella vita pubblica e politica, nelle procedure democratiche del il nostro Paese e, ovviamente, sono strumenti utilizzati attivamente dall’arsenale dei servizi speciali”.
Putin ha commentato, sottolineando che una tale linea nei confronti della Russia è assolutamente inutile.
“Siamo pronti a condurre un dialogo aperto, trovare soluzioni di compromesso ai problemi più difficili – sulla base della fiducia e del rispetto reciproci.
Ma la cosa principale per noi rimane incondizionata: la sovranità della Russia, i suoi interessi nazionali, la sicurezza dei nostri cittadini, il diritto del nostro popolo a determinare il proprio futuro.
Pandemia In Russia, il tasso di crescita giornaliero delle persone infettate dal coronavirus è in calo dall’inizio di quest’anno.
Nelle ultime 24 ore, il COVID-19 è stato confermato in 11.700 cittadini – ( su una popolazione di quasi 3 volte quella dell’Italia) – il minimo dall’8 ottobre 2020.
Di fatto in Russia dopo il periodo iniziale della pandemia, durante il quale la Russia ha effettuato un lockdown di poco più di un mese, le limitazioni sono state minime e le attività dell’economia interna sono proseguite nella quasi normalità:
Così scriveva il telegraph.co.uk verso la fine dello scorso anno:
Da allora, il paese non si è mai guardato indietro. A parte le maschere nei negozi e sui mezzi le strade assomigliano alla vita pre-pandemia.
Il Cremlino ha consegnato il processo decisionale sulle restrizioni alle autorità regionali, pur chiarendo che si aspetta che l’economia russa continui a muoversi.
In effetti, Mosca può sostenere di essere la capitale meno bloccata del continente, i locali notturni sono aperti e ancora pieni durante i fine settimana, con i clubber tenuti a fare il check-in sui loro telefoni all’ingresso come parte di un sistema di monitoraggio.
Bar e ristoranti sono più affollati che mai. Così scriveva il telegraph.co.uk verso la fine dello scorso anno.
I Russi non si sono spaventati “ dalla morte da COVID”:
Una scelta saggia e consapevolmente condivisa dalla popolazione che in Russia non è stata “spaventata dalla morte da COVID”
Una scelta premiante che vede la Russia fra le aree pandemiche che hanno subito il minor calo di PIL e anche con un considerevole e costante abbassamento di positivi al COVID.
Vaccino Sputnik V è in fase di somministrazione su larga scala
Parlando poi del vaccino, Sputnik V è in fase di somministrazione su larga scala e nonostante le resistenze politiche iniziali della stessa EU è oggi riconosciuto come fra i più validi, con limitate e minime reazioni.
Un vaccino adottato oggi da una trentina di Nazioni che via via si vanno ampliando.
E la EU cosa fa? E l’Italia cosa fa?
Un’azienda di Siena pronta a produrre il vaccino russo” Lo annuncia il presidente di Banca Intesa Russia Antonio Fallico. “E’ un’impresa partecipata da un fondo Usa. Ma ci vuole il via libera del governo italiano”
C’è già l’offerta di un’azienda di Siena per una joint-venture per produrre il vaccino Sputnik.
“Le imprese italiane hanno la capacità, e sarebbero già pronte, a produrre il vaccino russo ma serve capire qual è l’agenda del governo italiano… Scrive La Repubblica di Firenze il 19 febbraio scorso.
Forse qualcuno ha interesse a mantenere lo status quo? Nonostante venga continuamente affermato che la salute dei cittadini viene prima di tutto…anche delle libertà costituzionali soppresse. (Ndr)