l’Occidente è entrato in uno stato di “frenesia militarista” – si lascia andare a “dichiarazioni isteriche”
Noi non abbiamo mai attaccato nessuno, siamo sempre stati noi ad essere attaccati.
Putin incontra le aziende italiane in Russia e garantisce stabilità agli imprenditori.
“una dichiarazione di pace e non di guerra”
La “solita figura” del governo italiano e della UE che gettano benzina sul fuoco.
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, parlando davanti alla Duma, ha detto che l’Occidente è entrato in uno stato di “frenesia militarista”, che si lascia andare a “dichiarazioni isteriche” con l’intento di spingere l’Ucraina ad un passo falso come un attacco alle regioni orientali.
“Siamo pronti a tutto – ha avvertito il capo della diplomazia russa -.
Noi non abbiamo mai attaccato nessuno, siamo sempre stati noi ad essere attaccati, e quelli che l’hanno fatto non se la sono cavata”.
Ucraina: non c’è una imminente invasione.
Ma è stata proprio l’Ucraina a calmare gli animi, il ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleba ha allontanato lo spettro di un’imminente invasione russa.
Austria: “garantire stabilità e sicurezza sostenibili in Europa è impossibile senza la Russia”
E anche l’Austria getta acqua sul fuoco: “garantire stabilità e sicurezza sostenibili in Europa è impossibile senza la Russia” lo ha affermato il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg.
La Croazia si ritirerà dalle Forze Nato nella regione.
Mentre la Croazia dichiara che si ritirerà dalle Forze Nato nella regione in caso di conflitto russo-ucraino.
E nonostante che il Ministro Lavrov abbia dichiarato: – Noi non abbiamo mai attaccato nessuno, siamo sempre stati noi ad essere attaccati… e la Russia ha più volte assicurato che non attaccherà l’Ucraina.
L’Italia e la UE gettano benzina sul fuoco.
È di queste ore, infatti, la notizia della partecipazione del Presidente Putin al meeting organizzato dalla Camera di commercio italo-russa, presieduta da Vincenzo Trani, tra otto ministri del governo di Mosca, più il capo della compagnia petrolifera Rosneft, con diversi rappresentanti di aziende italiane.
Il meeting è durato due ore e mezzo, dove sono intervenuti i vertici di 16 grandi aziende italiane e, riferisce Trani, “tutti hanno interagito con il presidente Putin e gli otto ministri presenti”.
Putin incontra le aziende italiane in Russia e garantisce stabilità agli imprenditori.
Oltre al capo del Cremlino e gli esponenti governativi, c’erano da parte russa il numero uno di Rosneft Igor Sechin e l’amministratore delegato del Russian Direct Investment Fund (RDIF), il fondo sovrano della Federazione Russa, Kirill Dmitriev.
E l’Italia fa la sua solita figura tanto per gettare benzina sul fuoco.
Il governo italiano si sarebbe rivolto alla Camera di Commercio Italo-Russa chiedendo di annullare l’incontro del presidente russo Vladimir Putin con gli amministratori delegati delle principali compagnie italiane.
Inoltre, La Repubblica, con riferimento alla Farnesina, fa sapere che all’incontro non sarà presente neanche l’ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace.
E anche la UE insiste nell’esacerbare gli animi dichiarando l’incontro inopportuno.
Ma nonostante ciò il meeting si è tenuto con l’apprezzamento di Putin per le imprese italiane: “Putin ha assicurato stabilità agli imprenditori”.