NESSUN TIMORE, NESSUNA VALUTAZIONE, NESSUNA COSCIENZA, NESSUNA VERGOGNA.

OTTAVA SETTIMANA DI PERDITE RISPETTO AL DOLLARO.

L’euro ha concluso l’ottava settimana consecutiva di perdite rispetto al dollaro, mentre gli investitori reagiscono a un divario sempre più ampio tra l’economia vacillante nell’Eurozona e una crescita più robusta negli Stati Uniti.
La valuta comunitaria si è attestata a 1,0700 dollari, perdendo più del 5% da metà luglio.
Il costante ribasso riflette i crescenti dubbi sulla possibilità che la Bce alzerà nuovamente i tassi di interesse nella riunione della prossima settimana, tra segnali diffusi che la ripresa è assai debole e la regione si sta dirigendo verso una recessione.
L’euro suona l’allarme sull’Europa: la ripresa non c’è. La debolezza dell’euro sul dollaro si può riassumere in una settimana di dati scoraggianti per il vecchio continente.

ECONOMIA VACILLANTE, UE VERSO UNA RECESSIONE.

Gli investitori sono rimasti delusi poiché i dati macroeconomici dell’Ue hanno suggerito una battuta d’arresto economica più ripida del previsto.
Le vendite al dettaglio sono diminuite a luglio, mentre la fiducia degli investitori Sentix è scesa a -21,5 a settembre.
Tuttavia, i dati più preoccupanti provengono dalla Germania, poiché gli ordini alle fabbriche sono crollati del 10,5% su base annua a luglio, mentre la produzione industriale si è contratta del 2,1% nello stesso periodo.
… l’attività è scesa maggiormente da marzo 2013
L’Europa soffre di stagnazione e si trova ancora ad affrontare elevati rischi di inflazione.
Anche il balzo del prezzo del petrolio dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno esteso i tagli alla produzione questa settimana ha aumentato le pressioni inflazionistiche.
Se i prezzi energetici tornano a crescere – anche il gas sta salendo su nuove preoccupazioni riguardanti la produzione mondiale di Gnl – le previsioni sull’inflazione in Eurozona non possono che peggiorare.
Il declino della moneta unica svela, quindi, il difficile momento europeo, soprattutto se confrontato con gli Usa. (estratto da Money.it del 15 sett.)

CAPI DI STATO E POLITICI UE COME “DROGATI”.

PERCHÉ PREOCCUPARSI? (NDR)
Noi tutti siamo in mano a bande di arruffoni, inetti e insaziabili, dediti ad imbrogliare e imbrogliarsi a vicenda, corrotti e corruttori al tempo stesso, senza più vergogna.
I vari capi di stato e politici UE sembrano evidenziare un comportamento da “drogati”, sia che assumano droghe più o meno pesanti, o i più popolari e diffusi psicofarmaci.

“SERENI” DI FRONTE AD UNA SEMPRE PIÙ PROBABILE GUERRA MONDIALE.

I loro comportamenti sono evidentemente dettati dalla irrazionalità e dalla incapacità di valutare ciò che è bene e ciò che male.
Sembra non dispongano della minima lucidità mentale, tanto da stare “sereni” di fronte ad un sempre maggiore rischio di guerra mondiale e nucleare: un comportamento del tutto inadeguato.
Nessun timore, nessuna remora, nessuna valutazione, nessuna spinta al dialogo, nessuna Coscienza, sia per le stragi perpetrate tramite i conflitti, sia per il disastro economico che segue le loro scelte scellerate.
500mila militari ucraini uccisi in combattimento, probabilmente altrettanti feriti o mutilati? …per la UE l’invio di armi avrebbe dovuto portare la pace! Una pace giusta!?
Sanzioni alla Russia per metterla “in ginocchio”?…e la Russia cresce economicamente, è oggi la più grande economia europea, mentre la UE finirà in recessione.

NESSUN TIMORE, NESSUNA VALUTAZIONE, NESSUNA COSCIENZA, NESSUNA VERGOGNA.

La UE sottomessa alla volontà di Washington? …e l’economia USA “succhia” il sangue a quella UE che sta crollando.
PERCHÉ NON SI RENDONO CONTO CHE TUTTO CIÒ CHE DECIDONO SI RIVOLGE POI CONTRO DI LORO?
CONTRO I CITTADINI EUROPEI?
CONTRO TUTTI NOI?